
Da Pescasseroli a Campobasso
112 km in 6 tappe
Tappa 1:
Pescasseroli
– Villetta Barrea
19,5 km
6 ore
Dislivello: 580 m in salita, 700 m in discesa
Il tratturo parte dalla piazza principale di Pescasseroli, la “capitale” del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Si segue via Piave e si prosegue in via delle Pinete per un 1,5 km. Una lieve salita tra pini fino a raggiungere il Residence Primula. Qui si imbocca la mulattiera D6 e dopo 0,5 km, sulla destra, si prende il sentiero E2 e si prosegue per circa 45 min in località Vallone dell’Orso fino a raggiungere la SR 83. Si segue la statale per un 1,5 km passando sotto il paesino di Opi fino a raggiungere il bivio con SS 509. Da qui, preso il sentiero TR lo si percorre fino ad arrivare a Fonte Visco e si prosegue fino a scendere in Val Fondillo. Dal punto ristoro si punta sulla SR 83 e si segue per 4,5 km fino al bivio della Camosciara dove girando a destra preso il sentiero G1 lo si percorre per circa 1,4 km fino al sentiero I2 che si trova sulla destra. Si procede attraversando su un ponticello il Torrente Scerto, si continua per 1,3 km fino ad incontrare la Fonte Jajaque e si prosegue sempre seguendo il sentiero per 1,5 km fino a raggiungere Civitella Alfedena, paesino caratteristico dove si consiglia di ammirare un branco di lupi in semilibertà presso il Centro Lupo. Si continua su strada asfaltata per 2 km fino a raggiungere Villetta Barrea. A Villetta Barrea consigliamo di visitare il Museo della Transumanza.
Dove dormire:
A Pescasseroli: B&B Via della Piazza
A Villetta Barrea: B&B Nonna Li

Tappa 2:
Villetta Barrea
– Villa Scontrone
17 km
5 ore
Dislivello: 380 m in salita, 450 m in discesa
Da Villetta Barrea si segue la passeggiata pedonale che corre parallela al Fiume Sangro, fino a raggiungere dopo 2 km il “ponte nuovo”, sul Lago di Barrea. Passando sul ponte si gira a destra e subito a sinistra e si prende il sentiero I3 (accanto al bar) che costeggia il lago per 4 km. Si prosegue quindi sulla mulattiera in salita, si attraversa la SR 83, si continua in salita seguendo le stradine che conducono a Barrea. Consigliata visita nel centro storico e al Castello Medioevale. Uscendo dall’abitato per Corso Duca Degli Abruzzi, si incrocia nuovamente la SR 83 e dopo 500 m, si prende il sentiero K1 percorrendolo in salita fino al Valico dell’Aia. Si continua scendendo fino all’abbeveratoio di Colle Faratto. Da lì si risale fino ad incontrare un cippo confinario settecentesco con croce di colore rosso e quindi si ridiscende rapidamente fino ad incrociare di nuovo la SR 83 (non serve uscire sulla strada, c’è un filo spinato che non serve scavalcare, conviene aggirare il tornante rimanendo alti sulla sinistra e riprendere il sentiero subito dopo) e si continua la discesa seguendo sempre il sentiero K1, che si imbocca dopo pochi metri sulla sinistra che scende fino ad Alfedena. Da Alfedena si prosegue attraverso la SR83 che esce dall’abitato in direzione Castel di Sangro. Da qui si prosegue sul lato sinistro della provinciale fino a raggiungere il cimitero di Alfedena per continuare su una stradina sterrata, a tratti ingombra da vegetazione, per 3 km fino a raggiungere il bivio che conduce a Villa Scontrone.
Dove dormire:
B&B Le Masserie

Tappa 3:
Villa Scontrone
– Roccasicura
26 km
7 ore
Dislivello: 800 m in salita, 600 m in discesa
Si riprende il cammino da Villa Scontrone, si segue la strada principale in direzione Castel di Sangro SR 83, si gira a sinistra e si costeggia SR 83 per 0,5 km, si attraversa la SR, dopo di che si incrocia la ferrovia, si attraversa e si segue una strada sterrata per meno 1,5 km, da qui poi si incontrano “le cave”, si prosegue fino a raggiungere la SP 32 per Montenero Valcocchiara per 500 m fino al Ponte della Zittola, confine tra le regioni (Abruzzo e Molise ). Si attraversa il Ponte e si segue la SS 17 diretta a Foggia per 400 m. Si svolta a sinistra lasciando sulla sinistra l’IPSA. Dopo 700 m si raggiunge la Taverna della Zittola, vera e propria “area di sosta” dove i pastori transumanti potevano rifocillarsi, scambiare ed acquistare merci. Dai qui si prende una mulattiera risalendo una cresta per 800 m fino ad incontrare il Viadotto della SS 652, che si supera con una breve deviazione di 100 m in direzione sud (fare attenzione nell’attraversamento). Si risale una scarpata e si riprende una strada sterrata in salita fino a Fonte del Sambuco poi al bivio una strada asfaltata che raggiunge dopo 700 m Bocca Di Forli. Si prende la stradina che costeggia l’edificio della discarica e dopo 250 m, si imbocca una strada sterrata per 750 m fino ad un bivio dove si svolta a sinistra. Si prosegue in salita per altri 900 m, fino ad incrociare la strada Comunale di Montalto. Ci si lascia alle spalle i rilievi del Parco Nazionale d’Abruzzo con le sue vette e ci appare in lontananza il Massiccio del Matese. Si continua svoltando a destra verso il paese di Montalto costruito interamente sul tratturo, si attraversa interamente in direzione est. Attenzione, nel prossimo tratto meglio seguire le tracce gps. Al bivio per Tafarone si continua su di una piccola strada che scende verso un torrente, per poi risalire su di una mulattiera. Dopo 800 m si prende una strada per 2,5 km fino a “Casino Pece” ignorando i numerosi bivi che si incontrano. Si segue una stretta strada asfaltata fino alla Fonte Canonica per 1,5 km. Da qui si prende la strada che scende fino a raggiungere la SR 86 dopo 1,8 km, si segue la strada per altri 2 km fino a raggiungere il Ponte sul Torrente Vandra. Da qui si imboccherebbe una mulattiera in salita per 3 km dove si incontrano cartelli e staccionate che indicano il percorso verso l’agriturismo “Il Tratturo” (ma nel 2021 è chiuso). Quindi, sempre dal Ponte sul torrente Vandra, si segue la strada fino a Roccasicura (circa 3 km, qui ci sono alcuni b&b, vedi pagina Dormire). Altra possibilità di alloggio presso Carovilli a 5 km dall’agritur Il Tratturo.
Dove dormire:
Agriturismo Il Tratturo
In alternativa, a Roccasicura: tre b&b oppure a Carovilli
Dove mangiare:
SottoSopra wine bar, Roccasicura, Paolo: 351 9883905 – paolopalangi@gmail.com

Tappa 4:
Roccasicura
– Civitanova del Sannio
18,5 km
6 ore
Dislivello: 500 m in salita, 660 m in discesa
Da Roccasicura si prende la strada di Piazza Sant’Antonio, si superano gli impianti sportivi tenendo la destra, sempre su asfalto. Si superano alcune case, e in un rettilineo (prima della cava) si imbocca una mulattiera sulla sinistra, che punta verso Ovest. Si attraversa un prato e dopo diventa carraia. Seguendola si giunge al Valico Merocco (960 m) e ci si reimmette sul tratturo. Si scende per 1,7 km fino alla Masseria Gismundo, poi si scende ancora a Colle Tavernola per ulteriori 1,2 km e attraversando la SP 21, si raggiunge la Masseria Fischietto. Da qui si risale al pianoro Capo d’Acqua. In primavera nei prati è possibile osservare numerose specie di orchidee selvatiche. Dopo altri 4,2 km si raggiunge Pescolanciano, borgo sviluppatosi interamente sul tracciato del tratturo. All’ingresso del borgo si può ammirare l’antico Fontanile che serviva per abbeverare le greggi e il Castello medioevale. Attraversato il centro abitato in direzione della stazione ferroviaria e SP 651, che ci si lascia alle spalle con due sottopassaggi, si raggiunge la SP 31. Si prosegue il cammino per 2,5 km lungo la provinciale in direzione di Chiauci. Al bivio si svolta a destra sulla SP Bagnolese, si prosegue per 1,5 km, poi si svolta a sinistra su strada asfaltata che costeggia l’invaso di Chiauci, si percorre quasi intero e prima dello sbarramento fatto da un cancello ( 300 metri prima ), si imbocca il vecchio tracciato del tratturo fino ad arrivare sul valico dove troviamo anche un “cippo tratturale “. Raggiunta la SP 74, la si attraversa e si imbocca un sentiero in discesa, riconoscibile da un grande roccione sporgente e dopo 45 minuti di cammino si arriva a Civitanova del Sannio, caratteristico borgo da visitare.
Dove dormire:
vedi pagina apposita
Dove mangiare:
Delle querce

Tappa 5:
Civitanova del Sannio
– Castropignano
16 km
5 ore
Dislivello: 530 m in salita, 550 m in discesa
Da Civitanova del Sannio, si scende in direzione della SP Civitanova – Bagnoli e la si segue per 2,7 km fino al Ponte della Fiumarella. Superato il ponte si continua a sinistra ancora per 50 m. Giunti ad un cippo in pietra si prende una mulattiera ripida in salita e la si percorre per 600 m fino a incontrare la SC per Duronia, si segue la SC per circa 300 m, poi si prosegue su tracce di sentiero contrassegnate da alcuni cartelli del Tratturo che tagliano la strada in più punti fino a raggiungere la località Faito. Da qui si prosegue su strada per 1,4 km fino a raggiungere l’abitato di Duronia. Si continua su una traccia che corre parallela alla SP 46 “molisana”, diretta a Molise, e dopo 2 km si taglia un tornante con traccia segnata da cartelli. Si continua ancora per 2 km sulla SP ignorando un cartello a sinistra che indica la Taverna del Sannio. Qui il Tratturo seguendo i cartelli col logo dei due camminatori, cartelli posti lungo il percorso, alterna strada asfaltata e sentiero, dopo circa 1 km si arriva a intravede l’abitato di Torella del Sannio. Il nostro percorso continua in direzione della Contrada Pietrale, costeggiando il campo sportivo, dopo 1 km circa si attraversa la SP 169, dirigendosi verso l’area di pic nic della C.da Fonte Vecchia. Da questo punto si continua per 1,8 km seguendo il tratturo che è parallelo alla provinciale che si attraversa in più punti ed in Località Crocella si lascia definitivamente la SP, per immettersi su di una carrareccia che ci porta a Castropignano dopo 1,6 km. L’ingresso è caratterizzato dalla Chiesetta Tratturale di Santa Lucia, merita una visita il centro storico ben conservato e il Castello d’Evoli.
Dove dormire:
B&B Villa Ada
Dove mangiare:
La fonte kilometrozero

Tappa 6:
Castropignano
– Campobasso
17 km
5 ore
Dislivello: 560 m in salita, 460 m in discesa
Da Castropignano si scende su Via Biferno che si immette nella valle del Fiume omonimo. Si attraversa due volte la SP 169, fino a raggiungere la chiesetta di San Giacomo a 2,3 km dalla partenza. In un breve tratto si raggiunge la SS 647 “Fondo Valle del Biferno”. Il tratturo supera il fiume con un guado, di solito facile; solo se ci fosse acqua alta ecco l’alternativa: proseguire il percorso svoltando a sinistra, seguendo la SS 647 per circa 500 m per poi svoltare a destra attraversando la statale per raggiungere il ponte dei Tre Archi (fare attenzione nell’attraversamento). Imboccando questa piccola stradina e seguendola per 700 m, si ritorna sulla riva destra del Fiume Biferno in corrispondenza del nostro cammino dove c’è il guado. Si continua su carrareccia in salita e dopo 3 km si raggiunge Santo Stefano, si attraversa tutto il paese lungo via del Tratturo che poi diventa SP 90, si segue per 1,6 km fino a raggiungere Colle Caruso, si prosegue per 1,5 km, fino a raggiungere un bivio per Masseria di Ruocco. Ci si lascia la chiesa Madonna della Neve sulla sinistra e si prosegue sul tratturo ai lati di una stradina in discesa in direzione Ripalimosani, ma invece di raggiungerla si mantiene la direzione del tratturo e si arriva a Campobasso alla Taverna del Cortile, antica taverna pastorale, nella periferia Nord. Dalla zona dei centri commerciali si può prendere un autobus per il centro. Da visitare: il Museo Sannitico.
Dove dormire:
B&B La luna nel pozzo
Dove mangiare:
La grotta di Zi’ Concetta
Per chi ha ancora mezza giornata – In bus da Campobasso.
Consigliamo la visita di Altilia la Saepinum romana, la città di pianura che sorge sul Tratturo Pescasseroli-Candela, attraversata dalle greggi transumanti nei loro spostamenti stagionali. Il luogo veniva usato già in epoca Sannitica come punto d’incontro e di scambio dei prodotti agricoli con quelli pastorali. Al suo interno troviamo una fullonica, una sorta di tintoria-lavanderia di tessuti e pelli, questo indica un’attività connessa alla pastorizia-transumante. Attraversando le due porte d’ingresso “Boiano e Benevento” poste all’estremità del decumano è qui che avveniva la conta delle pecore ed il conseguente pagamento del pedaggio.

“L’utopia è un viaggio, non importa avere una meta, ciò che conta è camminare. Insieme, uniti da interessi comuni e alla ricerca della pace.”
don Andrea Gallo
Rete di Cammini
La Via del Tratturo fa parte della Rete di Cammini della Compagnia dei Cammini